ITA
Una proposta per difendere la natura selvaggia italiana.
“La natura selvaggia è una forma di bellezza” mi dice Franco Zunino, il presidente dall’Associazione Italiana per la Wilderness (AIW) mentre saliamo sulla cima del monte Monna. La salita è dura, aspetta qualche secondo e conclude la frase “per preservarla non ci devono arrivare strade, l’uomo è colonizzatore”.
Nel 1964 negli USA, attraverso la legge federale chiamata Wilderness Act è stata posta sotto rigida tutela la natura selvaggia americana. Anche in Italia c’è chi si batte per arrviare a una legge simile. Sono stato a fotografare alcune delle 67 “Aree Wilderness” promosse dall’AIW e designate con delibere delle amministrazioni comunali.
ENG
A suggestion on defending Italian wild nature.
“Wild nature is a form of beauty” tells me Franco Zunino, president of Italian Wilderness Association (AIW) as we move up to the top of Mount Monna. The climb is hard, he waits for a moment, and terminates the sentence: “to preserve it, no road should reach it, man is a colonizer”.
In 1964, through a federal law called Wilderness Act, US recognized a stricter protection to the wild conservation areas. In Italy people are fighting in order to obtain the same law. I went and took pictures of some of the total 67 “Wildereness Areas” promoted by the AIW and granted local (municipal) administrative approval.
Franco Zunino, promotore della wildenress in Italia, nella Forra del Lacerno. Area Wilderness "Il Lacerno". Comune di Campoli Appennino, Frosinone. L’Area Wilderness ricade in parte nel Parco Nazionale d’Abruzzo ed in parte nella sua Zona di Protezione Esterna, ma anche in una Zona di Protezione Speciale designata ai sensi delle direttive dell’Unione Europea. “L’uomo è una specie colonizzatrice. E’ importante per la natura selvaggia che non vengano costruite nuove strade. Il mio sogno è cominciare a smantellarle, le strade, e in alcuni luoghi ripristinare lo stato selvaggio”
Forra del torrente Lacerno. Area Wilderness "Il Lacerno". Comune di Campoli Appennino, Frosinone. L’Area Wilderness ricade in parte nel Parco Nazionale d’Abruzzo ed in parte nella sua Zona di Protezione Esterna, ma anche in una Zona di Protezione Speciale designata ai sensi delle direttive dell’Unione Europea.
Scorcio sulla spettacolare erosione della valle dell’Arenara o dell’Acqua bianca. Sullo sfondo la cima del Monte Caira. Area Wilderness "I Monti Bianchi" designata a partire dal 1994 dai comuni di Sant’Elia Fiumerapido - Comune di San Biagio Saracinisco (Frosinone) per un totale di 751 ettari. Caratterizza la zona un insolito affioramento geologico di Dolomia bianca, cosa che ne condiziona l’aspetto paesaggistico con alcune profonde bianche erosioni.
La Certosa di Trisulti del 1200, alle sue spalle l’area Wilderness LA MONNA-ORTARA facente parte dell’area Wilderness dei Monti Ernici.
Fra Domenico è l'ultimo frate cistercense a raccogliere ed utilizzare centinaia di piante medicinali. Questa foto è stata scattata presso la certosa di Trisulti dove Fa Domenico ha vissuto per 30 anni, sulle montagne del lazio. Adesso vive a Casa Mari a pochi chilometri
Fra Domenico is the last Cistercian monk to pick up and to use hundreds of medicinal plants. This photo has been taken near the Chartreuse of Trisulti where Fa Domenico has lived for 30 years on the mountains of Lazio.
Vista dall'area Wilderness facente parte dell'area wilderness dei monti Ernici. Carlo, cacciatore di Collepardo iscritto all'AIW mi fa da guida e indica sulla destra in lontananza la Maiella innevata, e sulla sinistra la catena del Gran Sasso. "Qua vengo a cacciare le lepri, ma spesso non gli sparo, preferisco vederle correre"
Le 380 capre della famiglia D’Ambrosio con il pastore Mario, appena sbucate dall’area Wilderness dei Monti Ernici
Anna Gansert, taglia i capelli a Giuseppe, vicino di casa. Da Vienna si è trasferita a vivere a Pescosolido, affascinata dalla natura e dai paesaggi della zona. Ama inoltrarsi da sola sui Monti Ernici
Pablo, da Siena si è trasferito da solo a vivere in un rudere, che ha preso in comodato d'uso nei boschi intorno a Pescosolido. Vuole stare immerso nella natura e vivere di quello che riesce a produrre.
Ferrovia abbandonata Sicignano degli Alburni - Lagonegro, a lato dell’Area Wilderness Tanagro. Sullo
sfondo area Wilderness Monte
Forloso
Carmine ed Alessandro sul ponte della Ferrovia abbandonata Sicignano degli Alburni - Lagonegro, Area Wilderness tanagro. Carmine Pantoliano, 20 anni, vive a ridosso dell'area Wilderness dei Monti Alburni, più precisamente quella di Monte Forloso. Partecipa alla caccia al cinghiale, aiuta suo fratello Giuseppe Apicoltore. “Tutti i miei amici se ne sono andati, ma io rimango, io amo queste montagne, sono la mia ricchezza. Anche da
piccolo venivo qua da solo, per stare in pace.” Alessandro, 17 anni è suo cugino e fa il pastore e boscaiolo
Carmine e Alessandro, area Wilderness Tanagro, Alburni. Carmine Pantoliano, 20 anni, vive a ridosso dell'area Wilderness dei Monti Alburni, più precisamente quella di Monte Forloso. Partecipa alla caccia al cinghiale, aiuta suo fratello Giuseppe Apicoltore. “Tutti i miei amici se ne sono andati, ma io rimango, io amo queste montagne, sono la mia ricchezza. Anche da
piccolo venivo qua da solo, per stare in pace.” Alessandro, 17 anni è suo cugino e fa il pastore e boscaiolo
Guerriero lucano scolpito nella roccia risalente al IV secolo a.c. e chiamato l’Antece (L’antico). Domina dall’alto l’area wilderness degli Alburni
Nicola Mari, si costruisce da solo arco e frecce e pratica bushcraft (sopravvvivenza nei boschi) dormendo in rifugi di fortuna o nei vecchi capanni della transumanza nell’area wilderness degli Alburni. “La tecnologia è al centro nelle nostre vite ma antropologicamente siamo ancora uguali agli antichi. Abbiamo bisogno di contatto autentico con la natura selvaggia, starne lontani è un danno, soprattuto per le giovani generazioni”
Area Wilderness Val Motina. Giustino Mezzalira, forestale e naturalista, direttore della Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali di Veneto Agricoltura e e Paola Berto, forestale, dirigente Settore Attività Forestali di Veneto Agricoltura.